Nel caso in cui ti sia stato respinto il bonus di 200 euro, è importante sapere che puoi richiederlo: scopriamo insieme come fare.
Mediante il Decreto Aiuti era stato introdotto, nei mesi scorsi, il bonus di 200 euro destinato ad una serie numerosa di persone. Tra i beneficiari, in particolare, erano stati designati i percettori di Reddito di Cittadinanza, i lavoratori dipendenti e autonomi, i pensionati, i disoccupati e infine i collaboratori domestici.
Altre persone, invece, si erano viste respingere la domanda vedendosi privare della possibilità di beneficiare di un aiuto economico che mai come in questo periodo avrebbe avuto il merito di consentire di affrontare con maggiore serenità gli aumenti sulle materie energetiche e non solo. Ciò detto per le predette persone c’è una buona notizia dal momento che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, INPS, ha deciso di ampliare le categorie dei soggetti a cui destinare il bonus. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su come richiederlo.
Bonus di 200 euro respinto: come richiederlo nuovamente
Come già accennato sopra, per le persone che negli scorsi mesi si erano viste privare della possibilità di godere dell’agevolazione di natura economica, pari a 200 euro, c’è una buona notizia dal momento che è stata allargata la platea dei beneficiari: ora infatti a poter fare la richiesta sono anche i collaboratori, i dottorandi di ricerca e gli assegnisti che non sono formalmente iscritti alla Gestione separata. Questa categoria, infatti, era stata esclusa ma adesso potrà beneficiare dei soldi stanziati dall’ormai ex Governo di Mario Draghi.
A comunicarlo è stato lo stesso Istituto che con il messaggio n. 635 del 2023 ha deciso chiarire cosa è necessario fare qualora la domanda fosse stata precedentemente respinta. Nello specifico, infatti, per poter ottenere l’importo la categoria in esame deve aver presentato la domanda che poi risulta essere stata respinta nel caso di una sola motivazione. Questa riguarda l’assenza del requisito connesso all’iscrizione presso la Gestione Separata.
Oltre a ciò, va detto che un ulteriore requisito che dà accesso alla misura è rappresentato da non essere iscritti ad forme previdenziali di natura obbligatoria. Alla luce di quanto detto, dunque, va specificato che non risulta essere necessaria la presentazione della domanda. Le domande che risulteranno essere state respinte, infatti, saranno oggetto di riesamina. Il loro accoglimento si verificherà nel momento in cui sarà appurata la presenza dei requisiti sopra citati. E’ bene sapere, infine, che l’erogazione degli importi, in caso di accettazione, avverrà automaticamente al soggetto interessato.
Alla luce di quanto detto, è chiaro che si tratta di una notizia che farà felici molti di coloro che si erano visti escludere, in un primo momento, dal beneficio messo a disposizione dal Governo per far fronte alla crisi energetica.